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Matteo e Chiara

Matteo Capone, classe 1991, è un ricercatore post-doc presso l’Università degli Studi dell’Aquila.

Matteo foto profilo


Dopo la laurea in Chimica dei Sistemi Biologici presso l’Università “Sapienza” di Roma, Matteo decide che l’unico laboratorio che fa per lui è quello della cucina. Diventerà un chimico teorico!
Il nuovo laboratorio in cui inizia a lavorare ha schermo e tastiera. Infatti, nel 2020, consegue un Dottorato di Ricerca in Matematica e Modelli presso l’Università degli Studi dell’Aquila

Attraverso calcoli al computer che nessuno (tranne i chimici teorici) capisce, il lavoro di Matteo è quello di indovinare le caratteristiche di sistemi troppo piccoli ed evanescenti per essere osservati. Un po’ come cercare di risolvere un delitto avvenuto in frazioni di secondo in una stanza minuscola!
Il “delitto” in questione, che occupa ancora oggi le giornate di Matteo, è la reazione chiamata fotosintesi. Attraverso la comprensione del suo funzionamento, Matteo e il suo gruppo sperano un giorno di poter contribuire allo sviluppo di una versione artificiale della fotosintesi. Che magari funzioni anche meglio!

l’avventura di famelab 2020

Matteo è stato finalista all’edizione 2020 di Famelab, il “talent show” per aspiranti divulgatori scientifici. In questo format, i concorrenti devono spiegare in soli tre minuti un tema scientifico a loro scelta. Non hanno slide o materiale scritto a disposizione: solo qualche semplice oggetto di scena e… la loro voce!
Dopo aver superato le selezioni locali dell’Aquila, Matteo è arrivato fino a Trieste (in un rocambolesco viaggio della speranza) per gareggiare nelle fasi semifinali e poi, il 1 settembre 2020, nella finale nazionale. Che emozione!

La palma della vittoria non è andata a lui, ma da questa preziosa esperienza è nata una grande amicizia con gli altri partecipanti a FameLab 2020.

a Matteo piace…

Nel tempo libero, Matteo sale (quando può) su una tavola da surf.
Ha iniziato nel 2012, e da allora non ha più smesso. Questo amore lo porta spesso a viaggiare seguendo il cuore e la tavola, che di solito si trovano d’accordo su un giretto verso le Isole Canarie.
Tuttavia, visto che L’Aquila non è esattamente una città surf-friendly, Matteo ha anche il tempo di portare avanti gli altri suoi (numerosi) hobby.
C’è chi sceglie di intraprendere la difficile strada del “fai tante cose, ma non specializzarti in nessuna”. Matteo è uno di questi. Quindi, nell’ordine, è: un mago della cucina, un gamer impenitente, suonatore di chitarra elettrica e cintura nera di Hapkido. Da attento osservatore naturalistico, si porta sempre dietro la sua amata macchina fotografica.
In ogni caso, ha un serio problema con lo stare fermo.


Matteo Capone

Chiara Biagini, classe 1992, è addetta alla comunicazione in un’azienda chimica.

Chiara ha deciso che avrebbe studiato chimica a 16 anni, in pieno liceo Classico, seguendo la poetica idea che le leggi che regolano il comportamento degli atomi fossero anche un libretto di istruzioni per gli esseri umani. Quando si è accorta che era un po’ più complicato di così si era ormai laureata in Chimica Organica presso l’Università La Sapienza di Roma. Già che c’era, nella stessa università, nel 2019, ha conseguito un Dottorato di Ricerca sul tema delle macchine molecolari.

A dispetto di anni di grande passione per la materia, decide che la ricerca accademica non fa per lei quando, alla fine del suo percorso di dottorato, capisce che, forse, preferisce comunque assemblare parole che molecole.

Il dubbio se lo toglie definitivamente durante il suo anno di post-doc all’Università dell’Aquila. Nel corso del 2020, che è coinciso quasi interamente con un lockdown nazionale, ha sperimentato infatti quanto ci si diverte anche lontano dal laboratorio.

Si è cimentata nella scrittura di tonnellate di articoli divulgativi, ha organizzato webinar per studenti universitari ed è stata voce del podcast #ChiaraMente: la scienza accessibile, sulle frequenze di Radio L’Aquila 1. Per paura di essere riconosciuta, ancora si vergogna ad entrare nei supermercati dell’Aquila che trasmettono le suddette frequenze.

Il 2021 è l’anno della svolta: Chiara molla tutto iscrivendosi ad un Corso di Specializzazione in Copywriting allo IED di Milano e poco dopo si guadagna l’inserimento nel settore comunicazione di un’azienda chimica, specializzandosi successivamente sul tema della sostenibilità.

Chiara è strepitosamente testarda, e nonostante il suo difficile rapporto con la tecnologia nel 2021 ha creato il sito web de Il Chimico sulla Tavola. Per segnalare qualsiasi problema rivolgetevi a lei in qualità di webmaster, ma lei fin da ora vi premette che non sa se sarà in grado di risolverlo…

Chiara Biagini e acquerello botanico

a chiara piace…

La scrittura è solo una delle passioni di Chiara, che nel tempo libero è una pittrice di acquerello botanico. In realtà, dipinge e decora più o meno tutto quello su cui riesce a mettere le mani, principalmente a tema fiori (per cui ha una passione senza freni).

Videogioca, ma solo ai videogiochi in cui c’è “un profondo sviluppo psicologico dei personaggi”, e ammette di avere un debole post-adolescenziale per il fantasy di qualità.
Ama la natura e gli sport acquatici, come il kayak e lo stand-up-paddle. Parla costantemente; spesso da sola, o in alternativa con la gatta.

Se vuoi sapere perché Matteo e Chiara hanno scelto di chiamarsi Il Chimico Sulla Tavola, puoi scoprirlo qui!